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La verità sulle fibre sintetiche

Poliestere Shenty

Buon pomeriggio e ben ritrovati in questo nuovo articolo del Blog di Shenty. Dopo alcune settimane di pausa, dovute alla programmazione della nuova collezione autunno/inverno, siamo tornati e siamo qui per trattare un argomento molto importante inerente al nostro settore, ovvero quello del tessile e della moda. Oggi andremo a parlare nello specifico delle fibre sintetiche.

 

L'ASCESA DEL POLIESTERE

La maggior parte delle persone, quando acquista un capo di abbigliamento, non si pone alcuna domanda sul tipo di materiale con cui è realizzato e soprattutto in che modo quel tessuto sia stato prodotto. Questa è una delle cause principali che ha portato le fibre sintetiche ad avere un successo esorbitante nell'industria della moda. L'ignoranza e sopratutto l'indifferenza della maggior parte di noi, sta portando queste fibre ad essere una delle più grandi cause di inquinamento del nostro pianeta. 

Per fibre sintetiche, si intendono tutti quei tessuti che vengono realizzati artificialmente. Esattamente come per la produzione della plastica, queste fibre vengono ottenute attraverso processi chimici derivanti dal petrolio. Andiamo dunque a vedere il processo di produzione del Poliestere, che ad oggi rappresenta la fibra tessile più utilizzata al mondo, avendo persino superato il cotone.

1) All''interno delle raffinerie petrolchimiche, il petrolio viene sottoposto ad un processo in cui attraverso calore, alta pressione e utilizzo di solventi chimici si trasforma in Pellet

2) Il Pellet ottenuto viene fuso e allungato per dare vita ad un filato artificiale molto versatile

3) Il filato viene tessuto e mescolato con altri materiali sintetici o naturali (come il cotone) per creare un'immensa varietà di capi di abbigliamento.

I pregi principali che le aziende leader del settore trovano nel Poliestere sono appunto la sua estrema versatilità, la possibilità di miscelarlo con altri tessuti, e il suo bassissimo costo di produzione.

L'impiego del Poliestere nel settore della moda è praticamente ovunque, dagli abiti sportivi alle pellicce sintetiche, fino agli abiti di seta. Durante la sua ascesa venne commercializzato come maggiormente sostenibile rispetto alle fibre naturali, in quanto richiede una minor quantità di acqua, e minor utilizzo di terreno fertile. Per di più il Poliestere non è solamente adorato dalle aziende di Fast Fashion, ma anche dai brand di Alta Moda, che ne fanno un utilizzo smisurato riuscendo a ricavare degli utili impressionanti dalla vendita dei capi sintetici. Ma andiamo ad analizzare nel dettaglio le innumerevoli disgrazie ambientali causate dalla produzione di Poliestere e fibre sintetiche.

 

L'IMPATTO AMBIENTALE DELLE FIBRE SINTETICHE

Gli effetti ambientali derivanti dallo smisurato utilizzo di queste fibre sono svariati. Partiamo dal consumo energetico, in cui la produzione del Poliestere compete emettendo circa 280 milioni di tonnellate di CO2 circa all'anno, ovvero il triplo di quelle emesse dal cotone.

Per arrivare poi a tutto il discorso legato alle piccole particelle di plastica che vengono rilasciate durante i lavaggi di questi tessuti. Le microplastiche vengono scaricate negli oceani e inquinano le acque dei nostri mari e dei nostri fiumi , avvelenando gli animali, i pesci ed entrando direttamente nella nostra catena alimentare. Il paradosso è rappresentato appunto dal fatto che queste particelle possano entrare direttamente nel nostro stomaco dopo una mangiata di pesce !

Diversi studi hanno rivelato che il 35% di microplastiche presenti negli oceani derivano appunto dai tessuti, il che li rende la più ampia fonte di inquinamento da microplastiche nelle acque del nostro pianeta. 

Bisogna aggiungere a tutto ciò il fatto che la maggior parte di questi vestiti, finito il loro ciclo di vita, vengono gettati nelle discariche. Qui restano abbandonati inquinando la nostra aria, o peggio ancora bruciati. Solo il 13% di questi indumenti viene utilizzato per produzioni di riciclo. Esattamente come la plastica, anche le fibre sintetiche sono "per sempre" non essendo appunto biodegradabili e smaltibili in nessun modo che non preveda soluzioni inquinanti. 

 

L'IMPORTANZA DEL RICICLO

Così ci ritroviamo nuovamente a sottolineare l'importanza del riciclo nella moda. Per qualsiasi azienda che produca abbigliamento riciclare questi tessuti non è importante ma è imprescindibile.

Utilizzare materiali già esistenti per dar vita a nuovi capi di abbigliamento , senza dover produrre ulteriori fibre sintetiche o naturali che siano, può e deve essere una soluzione immediata. Per questo nelle nostre collezioni abbiamo scelto di realizzare non solo prodotti in cotone biologico, ma anche altri realizzati in piccola percentuale con Poliestere riciclato. 

Bisogna però fare i conti con la verità: il ritmo di produzione di capi di abbigliamento supera in maniera sproporzionata la domanda. Continuare a lanciare nuove collezioni settimanalmente come fanno tutti i brand legati al fast fashion rappresenta ad oggi una follia disumana. 

La più grande preoccupazione attuale nel mondo della moda è rappresentata appunto dal fatto che ci sono troppi vestiti ! Il problema non è dunque legato esclusivamente ai singoli marchi di moda, ma ad un sistema corrotto e ad una società consumistica, che porta ad una sovrapproduzione di capi di abbigliamento. 

 

Concludiamo dunque questo articolo sottolineando l'importanza dell'etica Slow Fashion : meno produzione, più qualità. Utilizzare fibre sostenibili o riciclate senza rispettare questo tipo di Etica rappresenta l'emblema dell'incoerenza. Vi invitiamo dunque a diffidare da tutti quei brand che si dichiarano apertamente eco-sostenibili, lanciando con notevole frequenza nuove collezioni e una quantità spropositata di prodotti.